CONOSCERE LE PAURE
In condizioni di agitazione, stress paura ansia (come anche di freddo) la ghiandola surrenale, stimolata dall’ipotalamo, secerne l’adrenalina che attraverso il flusso sanguigno raggiunge recettori specifici situati nel fegato, nei muscoli scheletrici, nel cuore e nel sistema vascolare, producendo effetti stimolanti.
La nostra sensibilità al dolore diminuisce, il cuore batte più rapidamente e i muscoli ricevono più sangue. Tutto questo ci mette nelle condizioni ideali per poterci difendere, se non fosse che la nostra psiche percepisce tutto ciò come PAURA.
La conseguenza è che, anziché riuscire ad avvantaggiarci della condizione indotta dall’ormone adrenalina, ci sentiamo pietrificati. Questo perchè la paura è un’emozione che proviene dal nostro cervello rettiliano. Si tratta di un meccanismo di difesa molto antico che ci spinge a fuggire –se possibile- o in alternativa a rimanere immobili, congelati.
Questo meccanismo di difesa difficilmente può considerarsi efficace nel confronto con un aggressore determinato o con un provocatore che legge nella nostra non reazione una conferma della propria aggressività, non solo fisica. Quello che ci congela di fronte al predatore è proprio dovuto all’improvviso entrare in circolo di alcuni ormoni molto potenti tra cui l’adrenalina (non il solo ma sicuramente quello più conosciuto).
Gli effetti sono vari e tra quelli di nostro interesse abbiamo :
- Sudorazione, soprattutto alle mani
- Torpore o tremore delle estremità
- Movimenti limitati dovuti a contrazione o paralisi degli arti
- Vista ristretta (a tubo)
- Udito alterato, si udiscono suoni ovattati
- Voce alterata (acuta)
- Cambiamento di colore del volto (rossore o pallore)
- Vampate di caldo o brividi di freddo
- Pupille dilatate
- Posizione eretta
- Respiro affannoso
- Tachicardia
- Disturbi gastro-enterici (nausea, stimolo ad orinare o defecare)
- Diminuita capacità di ragionare lucidamente (può arrivare a menomare la facoltà della parola) dovuta al ridotto afflusso di sangue al cervello a vantaggio delle aree muscolari più importanti per la difesa.